venerdì 18 gennaio 2008

PROGETTO SICUREZZA

Cari amici,
già da un pò è iniziato il nuovo anno e con esso riprendono le attività del Circolo.

Non abbiamo dimenticato il nostro obiettivo primario, la SICUREZZA DELLA CITTA'. A tale proposito abbiamo pensato ad una raccolta firme per migliorare la condizione di Mestre: occorrono SOLO 5000 FIRME per la presentazione al Consiglio regionale del progetto di riorganizzazione della Polizia municipale del Veneto. Mentre per il progetto sicurezza nazionale occorrono 50.000 firme.

I progetti puntano sostanzialmente a prevedere una più efficiente organizzazione delle sette forze di Polizia italiane e ad una nuova previsione delle funzioni della Polizia municipale del Veneto, in modo da ottenere un sistema sicurezza nazionale e regionale organico ed interdipendente. Naturalmente questa importante riforma verrà promossa dall’iniziativa dei cittadini attraverso la sottoscrizione dei due progetti sicurezza: quello nazionale e quello regionale.

COSA PREVEDE QUESTO PROGETTO SICUREZZA NAZIONALE?
1- UNIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI SICUREZZA DELLE FORZE DI POLIZIA, comporta la necessità di unificare tutte le attività che producono la concreta sicurezza da parte delle forze di Polizia esistenti sul territorio del nostro Paese (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia penitenziaria, Polizia municipale, Guardie forestali e Vigili del fuoco), al fine di creare unitarietà ed effettivo coordinamento delle funzioni di Polizia. Tale unificazione viene ottenuta unendo in confederazione le sette forze di polizia citate, da cui deriva la pianificazione congiunta dei servizi di polizia sul territorio; oggi quasi completamente assente. Ciò significa che i dirigenti delle citate forze di polizia italiane si riuniranno periodicamente per redigere i piani di sicurezza del settore preventivo e repressivo del crimine comune e di quello organizzato.

2- NUOVA ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA, ristrutturazione del settore sicurezza per fargli raggiungere una sufficiente efficienza, tale da permettere la tutela dell’ordine democratico e dello svolgimento delle funzioni relative. Per raggiungere tale obiettivo occorre procedere ad una nuova organizzazione della sicurezza che preveda: 1) - di poter impiegare in servizi attivi di Polizia tutto quel numerosissimo personale oggi adibito in mansioni burocratiche, amministrative e logistiche che nulla hanno a che vedere con i servizi operativi sul territorio. Si tratta di oltre 200.000 uomini che espletano attualmente le citate mansioni non di polizia attiva. Giova ricordare che gli addetti alla sicurezza in divisa in Italia sono circa 440.000 unità, più del doppio degli altri Stati europei; 2) eliminazione di organi duplici, triplici o quadruplici che svolgono le stesse funzioni con consequenziale spreco di numerosissimo personale di polizia. Vedasi la situazione della Polizia stradale, della polizia di frontiera terrestre e marittima e di alcun i settori investigativi come i ROS, la DIA, lo SCO, i GICO ecc. 3) l’organizzazione delle funzioni preventiva ed investigativa, in modo efficiente e razionale, verrà effettuata per mezzo della pianificazione delle attività di sicurezza, che consiste nella previsione delle attività operative in modo organizzato e scientifico, per raggiungere l’obiettivo della diminuzione del crimine. Possono qui essere indicati sinteticamente i punti di tale pianificazione: Obiettivi della diminuzione del crimine attraverso il controllo dei flussi di traffico illecito; dei punti sensibili ai fatti criminosi; collegamenti degli operatori di polizia; capisaldi di sicurezza. 4) – divisione delle competenze delle due principali forze di polizia (polizia di Stato e Carabinieri) secondo il criterio territoriale; vale a dire che per la metà di ogni provincia dello Stato sarà previsto l’intervento solo della Polizia di Stato e per l’altra solo quello dei Carabinieri; lo stesso vale per il territorio dei Comuni comprendenti i capoluoghi di provincia. E’ consequenziale che gli organi di coordinamento delle sette forze di Polizia saranno dei Commissariati di zona ubicati nei centri maggiori della Provincia (la provincia di Padova
ad esempio verrà divisa nei cinque settori di decentramento di Montagnana, Piove di Sacco, Cittadella, Camposampiero e Padova di coordinamento). Nei centri escluso Padova verranno istituiti dei Commissariati di zona, diretti per metà da Funzionari della Polizia di Stato e per metà da Ufficiali dei Carabinieri con personale di polizia rispettivamente del Ministero dell’interno e del Ministero della difesa. 5) Previsione dell’attività di controllo delle forze di polizia a tutti i livelli da parte di una commissione di vigilanza formata da privati cittadini integerrimi eletti dai consigli di circoscrizione dei capoluoghi di provincia. Ciò impedirebbe l’espletamento dei servizi in modo non efficiente e la violazione della legge da parte dei tutori dell’ordine nelle varie attività di servizio.


3- Il controllo delle attività di prostituzione, con la previsione di imprese e cooperative servizi sessuali e divieto assoluto di esercitare la prostituzione in luoghi pubblici e aperti al pubblico. Vi sarà quindi l’obbligo per chi si prostituisce di sottoporsi a periodiche visite mediche e quello del pagamento dell’imposizione fiscale.

4- La tutela dalle tossicodipendenze, con le misure utili per la disintossicazione progressiva e controllata.

5- Il controllo della regolare presenza di extracomunitari e indigenti italiani e stranieri e delle loro attività svolte, con il potenziamento della rete preventiva e di aiuto sociale, costituita dalle volanti (pattuglie automontate) e dal poliziotto di quartiere della Polizia municipale. Ciò avverrà anche con la previsione del numero massimo per regione, di extracomunitari che possono essere assistiti con le risorse economiche regionali, non essendo in possesso di un lavoro e non avendo una abitazione in cui alloggiare.

Questi sono in breve i punti salienti del PROGETTO SICUREZZA NAZIONALE E REGIONALE. Al più presto speriamo di rendere disponibile online l'intero documento ma nel frattempo vi invitiamo a richiederci il testo via mail (info@circolodellalibertamestre.it; circololibertamestre@gmail.com), senza problemi.

Ci troveremo presto in piazza per la raccolta firme perchè tutti vogliamo girare per la nostra amata città in totale sicurezza.


Nessun commento: